Who by fire
Il disco di Leonard Cohen da cui è tratta Who by fire si intitola New Skin for the Old Ceremony e riporta in copertina un’immagine alchemica tratta da un’incisione su legno del sedicesimo secolo che illustra una coniuctio oppositorum. Riunirci davanti un caminetto non è forse la versione attuale/“New Skin” della vecchia cerimonia/“for the Old Ceremony” di stare intorno al fuoco?
Dalle danze ai sacrifici, dai riti di passaggio a quelli di purificazione, il fuoco è spesso il centro nei rituali, a volte ne è lo strumento. Il caminetto è un fuoco addomesticato, sinonimo di calore, comfort, raccoglimento, relax, sicurezza, atmosfera, romanticismo. Nelle fiabe simboleggia il centro della famiglia e della società e anche la trasformazione (Kast 1993).
Al cinema il caminetto è l'ambientazione per le scene d’amore, per fare il punto della situazione e “mettere a fuoco” i sentimenti, i pensieri, un piano. A volte è un canale che spinge il fuori/pericolo, dentro/in casa (gli Uccelli di Hitchcock e i pipistrelli in Batman); spesso è un catalizzatore di paure e preoccupazioni, nel fuoco del caminetto vengono gettate le prove, per distruggerle o per dimenticarle. Nei suoi capolavori, Hitchcock, fa sempre un uso metaforico del caminetto e del fuoco (c’è l’imbarazzo della scelta; tra gli altri: Rebecca e Vertigo).
In Quarto Potere troviamo due scene di irripetibile maestria che vedono il caminetto protagonista. In una il caminetto, grazie a un’inquadratura magistrale, appare smisurato e ha l’aspetto delle fauci di un drago, come volesse divorare i protagonisti, persi nelle distanze create da una casa sproporzionata. Nella scena finale il fuoco nel caminetto riassume tutte le caratteristiche dell’elemento. Chi è Kane? Nel fuoco viene gettato un oggetto del puzzle della vita del protagonista: si tratta di un fuoco che distrugge (il fuoco polverizza l’oggetto-pars pro toto) e, al contempo, onora l’esistenza di un uomo in quanto mistero, un uomo che è più della somma delle parti.
Ora sento di doverle dire qualcosa a proposito di queste fantasie. (...) Al momento esse sembrano piuttosto esili e piene di ripetizioni degli stessi motivi. Mancano di fuoco e calore. Dovrebbero bruciare di più. (...) Lei deve rimanere più a lungo in esse, cioè deve essere il suo sé cosciente e critico in loro, facendo valere il suo giudizio e la sua facoltà critica